Evento | Terni Digital Week |
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Organizzatore | Terni Digital APS |
Anno scolastico | 2022/23 |
Data evento | 2022-10-16 |
Tipologia | Presentazione |
Tematica | E-Learning Revolution: il futuro della formazione digitale |
Evento
La Terni Digital Week 2022 ha riunito professionisti, ricercatori e docenti attorno a temi di innovazione tecnologica applicata alla scuola, all’impresa e al territorio. All’interno del panel “E-Learning Revolution” si sono alternati interventi dedicati a realtà aumentata, piattaforme collaborative e metodologie di didattica digitale. Il focus trasversale della giornata è stato il passaggio dal semplice uso di strumenti ICT alla costruzione di ambienti di apprendimento coinvolgenti, capaci di connettere aula, laboratorio e mondo esterno.
Intervento
Nel mio talk ho proposto una riflessione su ciò che distingue il “futuro prossimo” (tecnologie già disponibili come stampanti 3D, visori VR, piattaforme di coding o device mobili) dal “futuro-utopia” verso cui tendere. Partendo dall’esperienza di oltre quindici anni come ingegnere informatico prima di approdare all’insegnamento, ho mostrato come le scuole possano già oggi integrare strumentazione avanzata con metodologie progettuali per dare agli studenti un ruolo attivo. Ho invitato il pubblico a immaginare un’educazione talmente ingaggiante da spingere gli allievi a cercare autonomamente le informazioni, con il docente nel ruolo di facilitatore e “scaffolder”. Dopo aver smontato alcune profezie futuristiche (l’idea ottocentesca di “libri macinati” immessi nelle teste degli alunni), ho condiviso casi concreti tratti dal mio istituto: dall’uso dei concorsi come motore motivazionale al laboratorio CLIL su SQL Injection, passando per il progetto “Parco digitale della biodiversità umbra”, dove tre classi hanno realizzato sito, ambienti VR e app geolocalizzata. Il messaggio centrale è che il vero salto non sta negli hardware, ma nella capacità di trasformare tecniche di engagement tipiche dei social e dei videogiochi in leve formative.
Considerazioni didattiche
L’esperienza conferma che la “scuola digitale del futuro” comincia quando la tecnologia diventa strumento per obiettivi pedagogici chiari: problem solving, progettualità , cittadinanza digitale critica. Le attività basate su challenge esterne, prototipazione rapida e uso di repository pubblici (GitHub, store di app) aumentano la responsabilità percepita dagli studenti e alzano la qualità dei loro output. Parallelamente, l’approccio CLIL in contesti tecnico-pratici (come il laboratorio di cybersecurity) rende la lingua straniera un veicolo naturale, potenziando motivazione e soft skills. Per avvicinarsi all’utopia di una classe autonoma e curiosa serve quindi un equilibrio tra strumenti “presenti” e visione “futura”: dotarsi di set-up tecnologici adeguati, ma soprattutto coltivare metodologie attive, progettuali e aperte verso l’esterno, capaci di trasformare la naturale attrazione degli studenti per il digitale in apprendimento significativo e duraturo.
Immagini

Un momento della presentazione