Bruce Schneier: Il Governo degli Stati Uniti ha tradito Internet. Dobbiamo riprendercela.

Posted on 6 September 2013 by Paolo Bernardi

Traduco dall’originale. Se una “chiamata alle armi” di Bruce Schneier (l’autore di Crypto-Gram) non è abbastanza per smuovere coloro che capiscono di cosa stiamo parlando, non so cosa possa farlo.

Il governo e l’industria hanno tradito Internet e tutti noi.

Sabotando Internet ad ogni livello per renderla una piattaforma di sorveglianza vasta, robusta e strutturata su più livelli, la NSA ha minato un contratto sociale fondamentale. Le aziende che costruiscono e gestiscono la nostra infrastruttura Internet, le aziende che creano e ci vendono il nostro hardware ed il nostro software, o le aziende che ospitano i nostri dati sui loro server: non possiamo più fidarci di loro come amministratori etici di Internet.

Questa non è l’Internet di cui il mondo ha bisogno, o l’Internet che i suoi creatori avevano in mente. Dobbiamo riprendercela.

E con “noi” intendo la comunità degli ingegneri.

Certo, questo è prima di tutto un problema politico, una tematica politica che ha bisogno di un intervento politico.

Tuttavia è anche un problema ingegneristico e ci sono diverse cose che gli ingegneri possono e devono fare.

Primo, dobbiamo informare il pubblico. Se non hai un Nulla Osta Sicurezza (NOS, in inglese “security clearance”), se non hai ricevuto una National Security Letter, se non sei vincolato da requisiti di confidenzialità federali o da un ordine di tacere e se sei stato contattato dalla NSA per sabotare il funzionamento di un prodotto o di un protocollo, devi farti avanti con la tua storia. Gli obblighi nei confronti del tuo datore di lavoro non coprono le attività illegali o immorali. Se lavori con dati classificati e sei veramente coraggioso, svela ciò che sai. Abbiamo bisogno dei whistleblower.

Abbiamo bisogno di sapere esattamente come la NSA e le altre agenzie stanno sabotando i router, gli switch, le dorsali di Internet, le tecnologie crittografiche e i sistemi cloud. Ho già cinque storie da persone come te ed ho appena iniziato a raccoglierle. Ne voglio 50. C’è una sicurezza nei grandi numeri e questa forma di disobbedienza civile è l’azione moralmente giusta.

Secondo, possiamo progettare. Dobbiamo capire come riprogettare Internet per prevenire questo tipo di spionaggio all’ingrosso. Abbiamo bisogno di tecniche per impedire agli intermediari delle nostre comunicazioni di carpire informazioni private.

Possiamo rendere di nuovo la sorveglianza costosa. In particolare, abbiamo bisogno di procolli, sistemi ed implementazioni aperti. In questo modo renderemo più difficile il loro sabotaggio da parte della NSA.

La Internet Engineering Task Force, il gruppo che definisce gli standard del funzionamento di Internet, ha un incontro programmato per i primi di novembre a Vancouver. Questo gruppo deve dedicare il suo prossimo incontro a questo compito. È un’emergenza e c’è bisogno di risposte di emergenza.

Terzo, possiamo influenzare il governo. Finora mi sono trattenuto dal dirlo, e mi rattrista farlo ora, ma gli Stati Uniti hanno dimostrato di essere un amministratore di Internet immorale. La Gran Bretagna non è migliore. Le azioni della NSA stanno legittimando gli abusi ad Internet di Cina, Russia, Iran ed altri. Abbiamo bisogno di concepire nuovi metodi per governare Internet, metodi che renderanno più difficile il suo spionaggio totale da parte degli stati dotati potenti mezzi tecnologici. Ad esempio, dobbiamo prentendere trasparenza, supervisione e assuzione delle loro responsabilità dai nostri governi e dalle aziende.

Purtroppo, quanto sta accadendo favorisce i governi totalitari che vogliono controllare l’Internet dei loro stati per applicarvi forme di sorveglianza ancora più estreme. Abbiamo bisogno di capire come prevenire anche questo. Abbiamo bisogno di evitare gli errori della International Telecommunications Union (ITU), diventata ormai un forum per legittimare il cattivo comportamento dei governi, e creare una forma di governo delle tecnologie per le comunicazioni veramente internazionale, che non possa essere dominata o abusata da un singolo stato.

Spero che non deluderemo le generazioni future, quando guarderanno indietro a questi primi decenni di Internet. Possiamo assicurarci che non saranno deluse soltanto se ciascuno di noi farà di questo compito una priorità e si impegnerà nel dibattito. Abbiamo il dovere morale di farlo e non abbiamo tempo da perdere.

Smantellare lo stato di sorveglianza non sarà facile. È mai esistito uno stato impegnato nella sorveglianza di massa dei suoi cittadini che abbia rinunciato a farlo volontariamente? È mai esistito uno stato impegnato nella sorveglianza di massa che abbia evitato di diventare uno stato totalitario? Qualsiasi cosa accada, faremo qualcosa di mai fatto prima.

Ripeto, affrontare l’aspetto politico di questo problema è un compito più grande rispetto all’affrontare quello ingegneristico, ma quest’ultimo è comunque critico. Dobbiamo pretendere il coinvolgimento di veri esperti di tecnologia nelle decisioni chiave del governo su questi argomenti. Ne abbiamo avuto abbastanza di avvocati e politici che non comprendono pienamente la tecnologia; abbiamo bisogno di esperti di tecnologia ad ogni tavolo dove vengono decise le politiche sulla tecnologia.

Agli ingegneri dico questo: abbiamo creato Internet e alcuni di voi hanno aiutato a sabotarla. Ora, quelli di noi che amano la libertà devono riparare.

Bruce Schneier (tradotto da Paolo Bernardi)

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